Lo Smart working allunga i tempi, occorre semplificare le procedure per non perdere questa opportunità.
Si segnala l’allarme di ANCE e di ANCI sulle pagine de Il Sole 24 Ore, finalizzato ad iniziare a beneficare ed ottimizzare il super incentivo, velocizzando gli aspetti burocratici.
Nell’articolo in commento, viene evidenziata l’esigenza di scongiurare il rischio maggiore relativo a tali incentivi, vale a dire i tempi e le lungaggini necessarie ad ottenere il titolo originario di costruzione dai Comuni, che comprovi la conformità urbanistica ed edilizia dell’edificio su cui si interviene. A tal proposito, è stata presentata una proposta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che escluda la necessità di subordinare l’accesso al beneficio fiscale all’attestazione della regolarità urbanistica, considerando valide le asseverazioni dei tecnici che riportino solamente gli estremi del titolo edilizio.
A fronte del crescente ricorso allo Smart working e dello scarso livello di digitalizzazione del patrimonio archivistico, appare necessario intervenire sulla procedura stessa, tagliando alcuni aspetti burocratici critici che potrebbero eliminare del tutto le opportunità del Superbonus del 110%.
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