In data 4 febbraio 2021, si è tenuta l’audizione informale dell’ANCE presso le Commissioni riunite Bilancio e Ambiente della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame della Proposta di Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR).
In tale contesto, il Presidente Buia ha evidenziato, che, trascorsi ormai sei mesi dall’Accordo raggiunto in Europa, la proposta di Piano elaborata dal Governo non appare in grado di delineare un progetto strutturale e organico di trasformazione e di rilancio del Paese, in quanto si limita ad elencare una serie di linee di intervento, ma senza individuare un metodo di lavoro e i passaggi necessari per arrivare a quelle riforme strutturali che l’Europa ci chiede e che il nostro Paese aspetta da decenni.
In questa sfida, prosegue Buia, il settore delle costruzioni può e deve svolgere un ruolo centrale per la realizzazione del Piano.
E’ dunque necessario dunque individuare i passi da compiere in tempi rapidi. Al riguardo, ANCE ha indicato tre linee di intervento:
1.Metodo di Governance
Occorre un radicale ripensamento del sistema decisionale, con responsabilità chiare, catena decisionale ben definita, tempi contingentati e eliminazione di sovrapposizioni e doppi passaggi.
2.Procedure snelle e un quadro di risorse disponibili e immediatamente spendibili.
Per poter realizzare un grande “Piano Italia” di investimenti territoriali, veloce nell’attuazione e orientato alla sostenibilità ambientale e sociale, occorre ricondurre ad un’unica procedura i molteplici programmi di spesa previsti nel Piano e destinati agli enti locali.
Per quanto riguarda gli interventi di livello nazionale, bisogna mettere fine alla giungla dei programmi e delle procedure ministeriali e alla babele dei pareri e veti incrociati delle Amministrazioni statali nell’attivazione delle risorse e rendere subito disponibili le risorse stanziate. Il Codice degli appalti, come dimostrano il frequente ricorso alle figure commissariali e le continue deroghe, ha fallito il suo compito e sarebbe ora di voltare pagina.
Occorre adottare un sistema di regole snello, chiaro ed efficace, con un nuovo Regolamento espressamente dedicato ai lavori pubblici, e distinto da quello per i servizi e le forniture.
3.Programmi prioritari.
La prima priorità riguarda un grande piano di rigenerazione urbana per ripensare e adattare le nostre città alle nuove esigenze sociali, economiche e tecnologiche, la seconda fa riferimento a un vero piano di messa in sicurezza del territorio e delle infrastrutture, la terza è relativa alla proroga del superbonus 110%, l’ultima alla digitalizzazione. A queste priorità, si aggiungono due priorità di intervento sistemico su Riforma PA e Giustizia.
Si rimanda al documento con il dettaglio della posizione ANCE consegnato agli atti delle Commissioni