Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato modificato nella Parte seconda, in particolare al paragrafo 1.3.4 relativo alla “Semplificazione in materia di contratti pubblici” (pagina 91 del PNNR), in cui è precisato che la semplificazione delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni è obiettivo essenziale per l’efficiente realizzazione delle infrastrutture e per il rilancio dell’attività edilizia: entrambi aspetti essenziali per la ripresa a seguito della diffusione del contagio da Covid-19.
Tale semplificazione deve avere a oggetto non solo la fase di affidamento, ma anche quelle di pianificazione programmazione e progettazione; sono, poi, dettate, per raggiungere l’obiettivo, due modalità di attuazione con Misure urgenti e Misure a regime.
Il Governo ha intenzione di intervenire entro fine maggio con un Decreto Legislativo con misure urgenti per il rafforzamento e la proroga al 2023 delle semplificazioni già varate con il Decreto Semplificazioni (Legge 120/2020). Segnatamente, saranno riviste le verifiche antimafia e i protocolli di legalità, sarà potenziata la Conferenza di servizi veloce e verrà limitata la responsabilità per danno erariale ai casi in cui la produzione del danno è dolosamente voluta dal soggetto che ha agito, ad esclusione dei danni cagionati da omissione o inerzia.
Nel Decreto ci sarà inoltre l’istituzione del collegio consultivo tecnico per l’assistenza e la soluzione delle controversie in via stragiudiziale, l’accorciamento dei tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e l’individuazione di misure per ridurre i tempi di esecuzione del contratto.
Entro la fine dell’anno sarà poi presentato un nuovo disegno di legge delega che getterà le basi del nuovo Codice Appalti, da utilizzare a regime. L’idea di fondo è quella di integrare le Direttive Europee solo nelle parti che non siano “self executing” e di ridurre al massimo le regole che vadano oltre quelle richieste dalla normativa europea.
La nuova disciplina dovrà garantire parità di accesso e piena attuazione del principio di concorrenza e individuerà in modo espresso i casi in cui sarà possibile ricorrere alla procedura negoziata senza bando e in cui si potrà utilizzare il criterio del prezzo più basso. La Legge delega inoltre conterrà misure volte a garantire la sostenibilità energetica e ambientale e la tutela della salute e del lavoro nell’affidamento dei contratti. Saranno ridotti i divieti sull’appalto integrato, modificata la disciplina sul subappalto e introdotti divieti di proroga automatica.
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