Il Piano Nazionale Anticorruzione 2022, approvato dal Consiglio dell’ANAC il 16 novembre 2022 e in attesa di parere dell’apposito Comitato interministeriale e della Conferenza Unificata Stato Regioni Autonomie locali, avrà validità per il prossimo triennio.
L’obiettivo principale è quello di rafforzare l’integrità pubblica e la programmazione di efficaci presidi di prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni, puntando nello stesso tempo a semplificare e velocizzare le procedure amministrative.
La Parte speciale si concentra sui contratti pubblici, e prevede un apposito allegato contenente una ricognizione di tutti gli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa per i contratti pubblici da pubblicare in «Amministrazione trasparente», sostitutivo degli obblighi elencati per la sottosezione “Bandi di gara e contratti” dell’allegato 1) alle delibere ANAC n.ri. 1310/2016 e 1134/2017.
In particolare, le Stazioni Appaltanti sono tenute a controllare “chi sta dietro” a partecipazioni sospette in appalti e forniture pubbliche. Va espressamente indicato l’utilizzo della banca dati ANAC come strumento principale per raccogliere e tenere aggiornato, a carico degli operatori economici, il dato sui titolari effettivi. In questo modo le pubbliche amministrazioni possono conoscere chi effettivamente sta dietro le scatole cinesi che spesso coprono il vero titolare della società che vince l’appalto, evitando così corruzione e riciclaggio.
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