Con delibera del 6 settembre 2023, n. 389, nel confermare la legittimità di un bando di gara indetto da un Comune per la fornitura e messa a dimora di verde pubblico, dei connessi impianti di irrigazione e di arredi per i parchi gioco, l’ANAC torna a chiarire la differenza tra appalto di fornitura con posa in opera e appalto misto di lavoro.
In particolare, ricorda l’Autorità che con le delibere n. 446 del 28 settembre 2022 e n. 354 del 5 maggio 2021 è stata ribadita la distinzione fra appalto di fornitura con posa in opera e appalto di lavori pubblici, nel senso che “Si configura un appalto di fornitura con posa in opera quanto l’interesse della stazione appaltante consiste nell’acquisto di una res e le lavorazioni di posa in opera rivestono carattere strumentale, rendendo possibile l’uso del bene. Quando invece le prestazioni dedotte nel contratto comportano una modificazione strutturale o funzionale di un bene, con il risultato di ottenere un nuovo bene che, in quanto sia finito in ogni sua parte, sia capace di esplicare autonome funzioni economiche e tecniche, si ricade nell’ambito degli appalti di lavori”.
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