Con parere n. 2961 del 29 ottobre 2024, l’Ufficio di supporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha fornito chiarimenti significativi in merito all’utilizzo delle piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD) da parte delle stazioni appaltanti con particolare riferimento agli affidamenti diretti, confermando che le stazioni appaltanti hanno la possibilità di utilizzare tali piattaforme come una variante del mercato elettronico, in alternativa al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) e alle piattaforme delle centrali di committenza regionali (Soggetti aggregatori), anche per gli affidamenti di importo compreso tra i 5.000 e i 140.000 euro.
In particolare, l’Ufficio di supporto del MIT ha confermato che le piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD) certificate, seppur diverse dal MEPA e dai soggetti aggregatori regionali, possono essere considerate equivalenti a questi strumenti, purché rispondano ai requisiti previsti dalla normativa vigente e siano in grado di garantire una gestione trasparente e adeguata del processo di acquisto. In particolare, tale possibilità riguarda gli affidamenti di importo inferiore alla soglia comunitaria, per i quali è previsto l’obbligo di utilizzo di strumenti di acquisto elettronici.
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TAR Campania Napoli, Sez. VII, 31/10/2024, n. 5830. Il soccorso