Lo scorso 9 settembre si è tenuta presso la Camera dei Deputati l’audizione dell’ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia), la quale ha chiesto al Governo di proseguire nell’opera di semplificazione e snellimento delle procedure di affidamento dei contratti pubblici.
In particolare, l’Associazione ha formulato una serie di proposte, tra cui quella di consentire di adottare la procedura negoziata senza bando per importi fino a 2,5 milioni; vietare i subappalti a cascata; ridurre gli adempimenti formali e sviluppare l’interoperabilità tra le varie piattaforme, al fine di evitare duplicazioni o sovrapposizioni di caricamenti dei dati.
Tali proposte avrebbero lo scopo di ridurre i carichi di lavoro del personale, con conseguenti benefici per i comuni più piccoli.
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