Nel 2023, i 745 Comuni italiani con oltre 15.000 abitanti hanno speso 26 miliardi di euro in appalti, rappresentando circa il 13% del totale nazionale per numero e oltre il 9% in valore.
Il Lazio ha dominato con il 37% della spesa, trainata dall’importante appalto per l’inceneritore di Roma, del valore di 7,4 miliardi di euro. Seguono Lombardia (11,3%), Puglia (6,2%) e Campania (6,1%). Per numero di appalti, la Lombardia è al primo posto con il 13,3%, seguita dal Lazio (9,3%), Sicilia (9,2%) e Campania (8,6%). La spesa pro capite è stata più elevata nel Lazio, con 2.002 euro per abitante. Analizzando la distribuzione delle procedure per tipologia di contratto per importo, emerge che la maggior parte dei fondi è stata destinata ai lavori pubblici (63,8%) e ai servizi (33,2%).
Dunque in tutt’Italia vi è stata una vera impennata degli affidamenti nel 2023 con un incremento di circa il 36,4% rispetto al 2021 e del 65,9% rispetto al 2019. Le procedure di affidamento diretto (60,1%) e la procedura negoziata senza bando (25,3%) sono state le più utilizzate, mentre la procedura aperta ha rappresentato il 69,7% del valore totale degli appalti.
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