L’ANAC, nel parere anticorruzione dell’11 marzo 2025, chiarisce che un dipendente con qualifica di quadro in una società in-house regionale, se svolge funzioni gestionali assimilabili a quelle dirigenziali e, negli ultimi tre anni, ha esercitato poteri autoritativi e negoziali in modo concreto ed effettivo nei confronti di una società controllata dello stesso gruppo, non può essere assunto dalla società controllante di un gruppo societario privato. In tale situazione si applica il cosiddetto divieto di pantouflage, che preclude, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, la possibilità di svolgere attività lavorativa o professionale in favore dei soggetti privati al ricorrere di specifici presupposti.

La finalità perseguita è quella di prevenire il rischio che gli atti eventualmente adottati dal dipendente nei confronti anche della sola società controllata possano essere minati, nella loro imparzialità, dalla prospettazione di un incarico presso la società controllante, a seguito della cessazione del rapporto lavorativo nell’ambito pubblico.

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