Il Tar Abruzzo, Pescara, sezione prima, con la sentenza del 26 gennaio 2022, n. 44, ha affermato che in caso di gara di appalto suddivisa in più lotti, con divieto di aggiudicazione plurima allo stesso operatore, è possibile escludere le offerte che si ritiene siano provenienti da un “unico centro decisionale”. In particolare, si trattava di una procedura per l’affidamento temporaneo delle spiagge libere di un comune e della gestione delle attività connesse alla balneazione. Poiché la gara era suddivisa in cinque lotti, corrispondenti a servizi da svolgere su cinque tratti di spiaggia differenti, si discuteva della legittimità dell’esclusione prevista nel caso di cui all’articolo 80 comma 5, lett. m), del codice degli appalti pubblici. Sul punto il Tar ha stabilito che tale regola – e quindi l’esclusione – può trovare applicazione laddove i distinti lotti siano tra loro collegati attraverso la previsione del divieto di aggiudicazione plurima di più di un lotto per operatore economico “in quanto ne riemerge la ratio di preservare condotte elusive anticoncorrenziali”.
L’affidamento diretto è un procedimento che non ha natura di gara, con conseguente ampliamento della discrezionalità amministrativa
TAR Lazio Roma, Sez. II bis, 11/11/2024, n. 19840. L’affidamento