Nella “Relazione 2021 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini”, curata da CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e presentata lo scorso venerdì 22 aprile dal Presidente Tiziano Treu, con la partecipazione anche del presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, si afferma l’essenzialità del ruolo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nell’attività di protezione dei fondi del PNRR da frodi e irregolarità.
Nell’introdurre la Relazione, i Consiglieri CNEL Efisio Espa e Alessandro Geria hanno ricordato come l’ANAC si muova ormai in un contesto in cui appare centrale l’uso ottimale delle informazioni e dei dati relativi agli appalti. in particolare appaiono essenziali quei meccanismi di controllo sugli appalti basati su metodologie e strumenti di raccolta e di analisi di grandi volumi di informazioni disponibili nelle banche dati informatizzate, oltre che sulla centralità degli indicatori di rischio quale fondamentale strumento di prevenzione e contrasto di gravi irregolarità quali frode, corruzione, collusione e conflitto di interessi.
Inoltre, nella sintesi della Relazione si legge che l’ANAC può mettere a disposizione a livello nazionale ed europeo un’esperienza pluriennale maturata attraverso l’attività di vigilanza e regolazione nel settore degli appalti pubblici e la gestione della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, che rappresenta a livello nazionale la principale fonte di dati e il nucleo centrale per la circolazione delle informazioni che riguardano gli appalti pubblici nazionali. in essa sono censiti circa 57 milioni di procedure, per un valore complessivo di circa 2.650 miliardi di euro facenti riferimento a circa 39.000 Stazioni appaltanti e a circa 256.000 operatori economici.
Di seguito il link di rinvio alla sintesi della Relazione