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MIT: Chiarimenti sulla gestione delle varianti in corso d’opera negli appalti pubblici

MIT: Chiarimenti sulla gestione delle varianti in corso d’opera negli appalti pubblici

MIT Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Con il recente parere n. 2918 del 29 ottobre 2024, il Servizio di Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha fornito importanti chiarimenti riguardo alla gestione delle varianti in corso d’opera negli appalti pubblici. In particolare, ha sottolineato la necessità di distinguere tra le somme accantonate per le opzioni contrattuali e quelle destinate a coprire eventuali modifiche necessarie durante l’esecuzione dell’opera.

Il Ministero ha ricordato che, secondo l’art. 120, comma 1, lett. a) del D.lgs. 36/2023, l’importo stimato di un appalto deve includere le opzioni contrattuali già previste, ossia gli importi specifici accantonati per modificare il contratto in futuro, ma solo entro limiti stabiliti, relativi ad aspetti già compresi nel contratto originario.

Le varianti in corso d’opera, disciplinate dall’art. 120, comma 1, lett. c) dello stesso decreto, appartengono, invece, ad una categoria contrattuale distinta e possono essere approvate solo in caso di effettiva necessità, come nel caso di circostanze impreviste. Le risorse necessarie per coprire i costi aggiuntivi derivanti da tali varianti devono essere reperite da voci di spesa diverse rispetto a quelle accantonate per le opzioni contrattuali.

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