Nel documento recante gli “Orientamenti per la pianificazione della corruzione e trasparenza 2022”, approvato dal Consiglio dell’Anac lo scorso 2 Febbraio e rivolto ai responsabili dei piani anticorruzione, l’Autorità dedica un importante approfondimento alla materia dei contratti pubblici, che definisce settore “ad alto rischio corruttivo”. Per questo, l’Anac richiede alle Stazioni Appaltanti di prevedere “calibrate e adeguate misure preventive” sulla base di “indicazioni relative alle tipologie o fasi di processo che si sono dimostrate, sia dall’analisi dei precedenti giudiziari sia dall’esame delle irregolarità riscontrate dagli uffici di vigilanza, le più permeabili al rischio corruttivo”.
Tra i diversi aspetti su cui si richiama l’attenzione, meritano particolare considerazione sia il problema degli affidamenti diretti “per estrema urgenza”, rispetto ai quali l’Autorità ricorda che spesso “l’oggetto degli interventi in estrema urgenza sia stato esteso anche a ciò che poteva invece essere affidato con procedura ordinaria senza alcuna compromissione dell’azione amministrativa”, sia il tema dell’esecuzione del contratto in difformità rispetto a quanto proposto in sede di gara, poiché “una esecuzione difforme dall’impegno assunto e valutato in sede di gara premiando l’offerta ricevuta come la migliore, rappresenta una surrettizia violazione della concorrenza e una alterazione postuma dei presupposti che hanno portato a ritenere quella offerta come la più vantaggiosa”.
Di seguito il link al documento