A partire dal 31 marzo 2025, le imprese con sede legale in Italia e quelle aventi una stabile organizzazione nel nostro Paese, anche se registrate all’estero, saranno tenute a stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni causati da eventi calamitosi e catastrofali. Questa nuova misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), mira a garantire la protezione degli immobili aziendali contro i danni derivanti da calamità naturali, tra cui sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.
Secondo la legge, sono obbligate a stipulare tali contratti tutte le imprese iscritte al registro delle imprese ai sensi dell’art. 2188 del Codice Civile, escluse le categorie di imprese previste dall’articolo 2135 del Codice Civile. Le imprese di assicurazione dovranno applicare premi proporzionali ai rischi specifici e rispettare le condizioni stabilite dai decreti ministeriali.
La polizza assicurativa deve coprire i danni alle “immobilizzazioni” aziendali, come terreni, edifici e impianti, causati da eventi calamitosi. In particolare, i danni a terreni, fabbricati e macchinari aziendali saranno oggetto di copertura, ma saranno esclusi i beni che presentano abusi edilizi o che non rispettano le autorizzazioni previste.
Un elemento fondamentale della legge è la possibilità, per le compagnie assicurative, di usufruire della garanzia di SACE S.p.A., che potrà coprire fino al 50% degli indennizzi a fronte degli eventi calamitosi. Ciò consentirà di garantire una maggiore stabilità del mercato assicurativo, rendendo più accessibili e sostenibili le polizze per le imprese.
Le modalità operative e le condizioni specifiche per la stipula dei contratti assicurativi saranno definite in seguito tramite appositi decreti ministeriali. Questi decreti stabiliranno anche gli aggiornamenti periodici delle tariffe e le modalità di coordinamento con le normative vigenti in materia di assicurazioni.
Le imprese devono stipulare il contratto assicurativo entro il 31 marzo 2025. La polizza deve coprire danni diretti causati da calamità naturali. Non sono coperti i danni causati da conflitti armati, atti terroristici, e altre circostanze come contaminazione nucleare. Le imprese dovranno quindi prendere provvedimenti per rispettare questa nuova obbligazione, stipulando una polizza adeguata alla propria attività e ai beni in possesso.
Questa nuova regolamentazione rappresenta un passo importante per garantire la protezione delle imprese italiane e quelle con attività sul territorio contro i danni derivanti da eventi calamitosi. La normativa, supportata da SACE, offrirà un’opportunità di maggiore sicurezza e stabilità nel contesto economico nazionale.
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