Prestazioni che non rientrano tra quelle soggette ad obbligo di iscrizione nella “white list”. La clausola del bando che richiede comunque l’iscrizione è nulla
È illegittima la lex specialis di gara che imponga l’iscrizione nella cd. “white list” al di fuori dei settori previsti per legge. L’elenco dei settori e delle attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa deve intendersi infatti tassativo e di stretta interpretazione. Viola il principio di tassatività delle ipotesi di esclusione ex art. 83 comma 8 del D. lgs. 50/2016 la S.A. che obblighi i concorrenti a dimostrare l’iscrizione nella white list anche in settori non ricompresi in quelli tassativamente indicati dalla legge (cfr. in senso conforme T.A.R. Toscana, Sez. I, 8/03/2018, n. 356).
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