Con la Delibera n.441 del 28 settembre 2022, L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con l’Atto del Presidente del 28 settembre 2022 – fasc.3157.2022, ha evidenziato l’esigenza di un maggiore rigore nell’indizione delle gare, allo scopo di assicurare la corretta applicazione delle norme relative alla revisione dei prezzi, confermando, dunque, l’imprescindibilità degli strumenti eccezionali previsti normativamente al fine di fronteggiare gli aumenti eccezionale dei prezzi delle materie prime.
Le precisazioni dell’ANAC fanno seguito a una istruttoria partita dalle criticità segnalate dall’Ance sulla gara bandita nel giugno 2022 dall’Azienda Idrica Comuni Agrigentini, la quale non ha applicato il prezzario regionale aggiornato né previsto la clausola di revisione dei prezzi. In seguito ai rilievi dell’Ance, all’intervento del dipartimento regionale controllo contratti pubblici e all’avvio dell’istruttoria dell’ANAC, l’azienda siciliana ha deciso di annullare la gara evitando la protrazione delle irregolarità e l’acquisizione di offerte non congrue foriere di possibili contenziosi.
Nella nota a firma del presidente Giuseppe Busia, in particolare, vengono rilevate illegittimità e criticità nel bando di gara per la ristrutturazione della rete idrica di Agrigento e viene ricordato che per le procedure di affidamento dei contratti pubblici indette fino al 31 dicembre del 2023 le stazioni appaltanti sono tenute all’inserimento della clausola di revisione dei prezzi prevista di cui all’art. 29, del D.L. 4/2022, mentre per le gare avviate successivamente alla data di entrata in vigore del D.L. 50/2022 – il 18/05/2022 – per determinare il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni, le stazioni appaltanti utilizzano i prezzari regionali aggiornati al 31 dicembre 2021 incrementati fino al 20%.
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