Si segnala un’interessante intervista di Mario Comba, uno dei massimi esperti nel settore degli appalti pubblici, ordinario di diritto pubblico dell’Università di Torino, presidente della Scr Piemonte S.p.A. (la centrale di acquisti della regione) e dell’EHPPA (European Health Public Procurement Alliance), sulla necessità di abbandonare il Codice degli Appalti in via definitiva, al fine di accelerare la realizzazione delle opere pubbliche.
A tal proposito, Mario Comba ha osservato che il modello Genova per gli appalti, per quanto concerne la fase di selezione del soggetto esecutore, non è certamente replicabile a regime, giacchè, nel caso di specie, l’affidamento diretto effettuato con Decreto Legge, in sostituzione del procedura di aggiudicazione ordinaria, è stato giustificato dalla Corte Costituzionale sulla scorta della eccezionalità della situazione. Eventualmente, precisa Comba, per la fase esecutiva potrebbe essere utile portare a regime il modello Genova e il sistema dei Commissari.
Al fine di semplificare la normativa, occorre superare il Codice Appalti ed “adottare un sistema che preveda l’applicazione delle direttive europee, con l’aggiunta delle sole norme antimafia e basta”, onde evitare che Paese muoia di burocrazia, nella consapevolezza che il momento in cui il rischio di fenomeni corruttivi si annida nella fase successiva alla firma del contratto, quando si inizia a parlare di varianti.
Si rimanda al link dell’intervista integrale.